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Federazione Italiana Cinema d'Essai

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LA FICE E L'ESERCIZIO D'ESSAI PIANGONO LA SCOMPARSA DI CARLO MAZZACURATI

23/01/2014

Una carriera contrassegnata da una grande sensibilità per il “fattore umano”, dalla fascinazione per le storie ambientate nel suo Nord-Est e da una delicatezza che ne hanno fatto una presenza discreta ma costante del cinema italiano degli ultimi decenni: la Fice (federazione italiana cinema d’essai) e le Associazioni dell'esercizio tutte piangono la scomparsa di Carlo Mazzacurati, la cui umanità ha contrassegnato una delle prime edizioni degli “Incontri del cinema d’essai” della Fice, quando presentò in anteprima il suo “A cavallo della tigre”.
Mazzacurati, che si è spento ieri a Padova dopo una lunga malattia, è artefice di una filmografia di grande spessore artistico, sin dall’esordio “Notte italiana” e “Il prete bello” tratto da Goffredo Parise, con tappe fondamentali quali “Un’altra vita”, “Il toro” (premiato a Venezia per la regia), “Vesna va veloce”, “La giusta distanza” e “La passione”, senza dimenticare i ritratti d’artista (Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Luigi Meneghello) e i recenti documentari “Sei Venezia” e “Medici con l’Africa”.
Del regista padovano uscirà postuma ad aprile l’ultima regia, una commedia che sferza malcostume e razzismo ambientata ancora una volta in Veneto: “La sedia della felicità” rappresenta un commiato agrodolce che non potrà non essere visto con grande nostalgia.

Autore:
Mazzetti