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SORPRESA E CORDOGLIO PER LA MORTE DELL'ATTORE PHILIP SEYMOUR HOFFMAN
02/02/2014
L’Oscar come miglior attore protagonista nel 2006 per TRUMAN CAPOTE - A SANGUE FREDDO di Bennett Miller (che lo ha diretto nel successivo L’ARTE DI VINCERE) e poi tre nomination come non protagonista nel 2008 per LA GUERRA DI CHARLIE WILSON, nel 2009 per IL DUBBIO e lo scorso anno per THE MASTER: la carriera di Philip Seymour Hoffman, scomparso il 2 febbraio nel suo appartamento di New York a soli 46 anni, presumibilmente per overdose di eroina, si è nutrita di cinema d’autore indipendente, con autori come Paul Thomas Anderson (BOOGIE NIGHTS, MAGNOLIA, UBRIACO D’AMORE oltre a THE MASTER) e Todd Solondz (HAPPINESS), e di teatro con MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE, IL LUNGO VIAGGIO VERSO LA NOTTE, TRUE WEST.
Tra le più convincenti interpretazioni di Philip Seymour Hoffman, quelle in ONORA IL PADRE E LA MADRE di Sidney Lumet, e ne LE IDI DI MARZO di George Clooney. L’attore sarà sugli schermi a maggio con A MOST WANTED MAN, diretto da Anton Corbijn e tratto da un romanzo di John Le Carré, e a fine anno con la prima parte del terzo capitolo della saga di HUNGER GAMES, IL CANTO DELLA RIVOLTA, mentre al Sundance è stato presentato nelle scorse settimane GOD’S POCKET, diretto da John Slattery e interpretato anche da John Turturro e Eddie Marsan.
Autore: Mazzetti