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IL REGISTA ZIAD DOUEIRI ARRESTATO IN LIBANO E POI RILASCIATO: IL COMMENTO DI OCCHIPINTI

11/09/2017

Aggiornamento:
Fortunatamente, le accuse contro Ziad Doueiri sono cadute: lo ha deciso il Tribunale militare libanese, che ha disposto il suo rilascio.

La Lucky Red, distributrice italiana del film libanese L'INSULTE, premiato a Venezia per la migliore interpretazione maschile, aveva diramato in data 11 settembre il seguente comunicato:

Il suo ultimo film, L’INSULTE, premiato al festival di Venezia, Coppa Volpi all'attore palestinese Kamel Al Basha, è stato scelto per rappresentare il Libano agli Oscar. Tutto questo non ha impedito che il regista libanese Ziad Doueiri venisse arrestato ieri all’aeroporto di Beirut, al suo rientro in Libano per l’uscita del film in sala, attesissimo in patria. Lo ha annunciato il distributore italiano del film, Andrea Occhipinti di Lucky Red, autore del presente comunicato.

Accusato di aver “cospirato con il nemico” per aver girato il suo film precedente in Israele! I suoi passaporti libanese e francese sono stati confiscati e dovrà comparire davanti al tribunale militare. L’INSULTO racconta la complessità di quel paese attraverso un banale incidente tra un cristiano e un palestinese, che da disputa privata diventa in breve tempo un caso nazionale in cui entrano in gioco rancori mai sopiti delle due comunità.

Perché un regista che contribuisce a superare le divisioni ataviche di quel torturato paese viene processato da un tribunale militare? Perché il Libano da una parte lo candida per l'Oscar e dall'altra lo arresta? Perché tutto questo avviene oggi?

Chiediamo che sia data tutta la risonanza possibile attraverso i media affinché Ziad Doueiri venga liberato al più presto.
Andrea Occhipinti

Autore:
Mazzetti