News
LEGGE CINEMA E D’ESSAI: INTERVISTA AL MINISTRO FRANCESCHINI
25/10/2017
Il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi il decreto legislativo che riforma le norme in materia di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.
Nel mercato globale in continuo mutamento l’Italia può avere una posizione di rilievo scommettendo sui contenuti: di qualità, espressione del talento e della creatività italiana. In questo scenario il nostro provvedimento vuole essere un modo concreto per sostenere, tutelare e valorizzare il nostro cinema, la nostra fiction, l’animazione, i documentari.
Al tempo stesso esso è equilibrato, visto che prevede una gradualità, scandita in più anni, per l’entrata a regime delle nuove quote minime per la promozione delle opere in Tv. Tra l’altro, il decreto anticipa quanto previsto nel nuovo testo della direttiva UE, al momento in via di definizione, sugli obblighi di programmazione e investimento anche per l’on demand, sempre più presente nelle case italiane.
Qui a Mantova si riunisce l’esercizio d’essai, che attende l’entrata in vigore dei decreti attuativi della nuova Legge Cinema che lo riguardano direttamente. Può darci dei tempi certi?
Tanto lavoro è stato già fatto, qualcosa ancora è da completare in tempi brevi. La legge sul cinema era una riforma attesa da oltre cinquant’anni, una svolta per un settore che non è solo un pezzo significativo dell’immaginario collettivo ma anche un comparto dalle grandi potenzialità di sviluppo economico-occupazionale.
In particolare, per quanto riguarda l’essai, sarà importante dare nuovo impulso al settore grazie agli incentivi per quelle sale cinematografiche che programmano il cinema d’autore, come quelle d’essai.
Il cinema d’essai è spesso sinonimo di sale cittadine. Sale anch’esse tutelate dalla nuova Legge Cinema. Quale il suo giudizio sul valore che esse rivestono per le città italiane?
Rivestono un valore indubbio, che deve essere preservato. Proprio per questo nella Legge Cinema sono inserite delle norme che aiutano la riattivazione delle vecchie sale cinematografiche, favorendo la conservazione e valorizzazione delle sale considerate storiche, attraverso il vincolo della destinazione d’uso. Si tratta di presidi preziosi dal punto di vista culturale e sociale, luoghi che custodiscono la magia del cinema.
Autore: Mazzetti
Visualizza allegato