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CORSA AGLI OSCAR: SI PARTE
20/10/2010
Sono 65 i film presentati da altrettante cinematografie per l’Oscar al miglior film in lingua non inglese. L’Italia ha scelto "La prima cosa bella" di Paolo Virzì, la Francia punta su "Uomini di Dio" di Xavier Beauvois, già premiato a Cannes e in uscita sui nostri schermi; la Germania su "Die fremde" (L’estranea), esordio della regista Feo Aladag, l’Austria sull’incantevole "La pivellina (Non è ancora domani)", coproduzione con l’Italia; la Spagna sull’impegno civile di "Tambien la lluvia" di Iciar Bollain (scritto da Paul Laverty, lo sceneggiatore abituale di Ken Loach); il Messico ha calato l’asso Iñarritu con "Biutiful", il Belgio l’intenso "Illégal" di Oliver Masset-Depasse, Israele "Il responsabile delle risorse umane" di Eran Riklis tratto da Yehoshua; la Danimarca il nuovo Susanne Bier "In un mondo migliore", la Bosnia "Cirkus Columbia" di Danis Tanovic; dall’Oriente i campioni d’incasso "Aftershock" di Feng Xiaogang (Cina) e "Echoes of the rainbow" di Alex Law (Hong Kong), oltre a "Confessions" di Tetsuya Nakashima (Giappone); dalla Bulgaria l’amaro "Eastern plays" di Kamen Kalev, dalla Grecia il buñueliano "Kynodontas" di Ghiorgos Lanthimos, dal Cile il sorprendente "La vida de los peces" di Matias Bize, applaudito alle ultime Giornate degli Autori; l’Argentina ha scelto il nuovo Pablo Trapero, "Carancho", l’Algeria "Hors la loi" di Rachid Bouchareb. Dal Brasile, discutibilmente, il biopic "Lula the son of Brazil" di Fabio Barreto, mentre il Canada propone la rivelazione veneziana (sempre dalle Giornate degli Autori, come pure il film di Tanovic) "Incendies - La donna che canta" di Denis Villeneuve. Dalla Repubblica Ceca "Kawasaki’s rose" di Jan Hrebejk e dall’Estonia il visionario "The temptation of St. Tony" di Veiko Ounpuu. Splendide prove anche dalla Romania, con l’opera prima "If I want to whistle, I whistle" di Florin Serban, mentre la Macedonia propone Milcho Manchevski con l’ultimo "Mothers". Tailandia e Turchia, ça va sans dire, propongono rispettivamente la Palma d’oro "Lo zio Boonmee che ricorda le vite precedenti" e l’Orso d’oro "Bal (Miele)" di Semih Kaplanoglu. Candidature annunciate il 25 gennaio, premi il 27 febbraio. Tra gli Oscar alla carriera è emerso il nome di Jean-Luc Godard.
Autore: Mazzetti