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VENEZIA: CONVEGNO ANICA, ALL'ESTERO ACQUISTATI POCHI FILM ITALIANI
07/09/2011
Sono più di 50 i milioni di euro generati nel quinquennio 2006/2010 dalla vendita di diritti di nuovi titoli di cinema italiano nei mercati esteri. E’ il dato emerso oggi al convegno “Cinema: la sfida dei mercati esteri”, promosso da Anica e Cinecittà Luce e svoltosi allo spazio Digital Expo della Biennale di Venezia. Notorietà dell’autore, selezione dei film in festival internazionali e coproduzioni, i fattori che hanno indotto gli operatori esteri ad acquisire prodotto italiano, anche se il valore si concentra ancora su pochi titoli. Un dato giudicato troppo basso che deve crescere e che necessita del sostegno di politiche adeguate.
Il convegno è stato aperto dal vicepresidente di Anica e di Medusa, Giampaolo Letta (foto). “E’ necessario che il mercato estero sia sempre più centrale nei progetti cinematografici italiani – ha detto Letta - e dobbiamo farlo a 360 gradi, sia internazionalizzando il nostro prodotto, sia partecipando a vari livelli a progetti di coproduzione internazionale. Soprattutto perché la considerazione del cinema italiano nel mondo è estremamente positiva. Occorre perciò fare sistema, perché tutte le forze in campo marcino insieme verso lo stesso obiettivo.”
Roberto Cicutto, presidente di Cinecittà Luce, ha sottolineato l’urgenza di un maggiore coinvolgimento dei ministeri competenti (MiBAC, MiSE, Turismo, Esteri, ecc.), ma anche di un migliore coordinamento degli interventi pubblici e privati (anche insieme a Confindustria), soprattutto in una situazione che deve ridefinire il ruolo che spettava all’ICE: “Il cinema italiano è e deve diventare sempre di più elemento portante del Made in Italy, e gli altri comparti dell’industria italiana devono comprendere l’importanza del cinema e dell’audiovisivo per la circolazione dell’immagine Paese nel mondo, e fare sistema”.
Cicutto ha ricordato l’iniziativa “Cinema Made in Italy” a Beverly Hills, dove il cinema è stato protagonista insieme ai pezzi forti dell’export italiano. Una proposta su cui possono convergere i pochi fondi disponibili per la promozione all’estero, è, secondo Cicutto, quella di creare una rete di referenti del cinema italiano nel mondo, così da stabilizzare la promozione sui diversi territori del nostro cinema.
Proposta condivisa da Paolo Del Brocco , AD di RaiCinema, che ha anche posto l’accento sull’attenzione da porre alle storie che il nostro cinema racconta, rafforzando la chiave promozionale del Paese. “Il finanziamento pubblico alla distribuzione all’estero del nostro cinema è comunque – secondo Del Brocco - una priorità assoluta.”
Anche i capitali privati, però, possono contribuire e l’intervento di Sergio Munaò, responsabile eventi della Lancia e del Gruppo FIAT per il product placement, ha insistito sull’interesse dell’industria per una maggiore internazionalizzazione del cinema italiano, così da poterlo utilizzare al meglio per la promozione dei prodotti nazionali all’estero.
Della possibilità di usare le nuove piattaforme di Video On Demand per promuovere a livello mondiale il cinema italiano ha parlato invece Cristina Cavaliere, che ha già sperimentato in diversi paesi europei queste opportunità per far conoscere i film nazionali ai possibili acquirenti esteri.
Esperienza, quella del VoD, testimoniata direttamente da Gianluca Curti della Minerva Pictures, che ha collocato una library di cinema italiano su una piattaforma digitale, ricevendo moltissimi contatti.
Il convegno è stato concluso da Stefano Boeri, assessore alla Cultura del Comune di Milano, con delega a Expo 2015. “L’EXPO è un grande evento dell’Italia, che Milano ospita - ha sottolinearto Boeri - e in questo progetto il cinema è centrale, così come per il cinema italiano l’EXPO deve essere un’occasione di rilievo, una sfida prioritaria che va usata come strumento di penetrazione verso i mercati esteri.”
Autore: Gabriele Spila