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VENEZIA: IL DIGITALE PER LA RINASCITA DEL CINEMA EUROPEO

08/09/2011

L’Europa è una delle maggiori produttrici del mondo per numero di film, ma i 1.200 film realizzati complessivamente sul suo territorio sono molto più deboli economicamente dei circa 600 prodotti dagli Stati Uniti e non trovano adeguata circolazione all’interno del continente. La rivoluzione digitale può cambiare questo stato di cose, a patto che a tutti gli operatori siano date pari opportunità di entrarvi, con regole omogenee per tutti gli stati dell’Unione. Questa è stata la linea guida condivisa da tutti i partecipanti all’incontro, promosso dal MiBAC, sul tema "Digital revolution: a renaissance for european cinema?", tenutosi ieri a Venezia alla Mostra del Cinema e coordinato dal presidente Agis e Anec, Paolo Protti.

Obhi Chatterjee e Emmanuel Joly della Commissione Europea hanno illustrato gli obiettivi economici e culturali dell’azione sul digitale da parte della Commissione, che in due diversi documenti del 2010 e 2011 ha sollecitato gli stati membri ad appoggiare la trasformazione delle sale cinematografiche, e a favorire la circolazione di prodotti audiovisivi su varie piattaforme.

Entro il 2013 le regole dei vari Stati dovranno essere armonizzate ed è probabile che, come ha detto il direttore generale della cinematografia Nicola Borrelli, anche il sistema di aiuti italiano subirà dei cambiamenti per adattarsi agli schemi generali.

All’incontro sono intervenuti inoltre Riccardo Tozzi, presidente Anica, Gino Zagari, segretario generale Anem, e Bruno Zambardino della Fondazione Rosselli.

Autore:
Mazzetti